Caro Evan Hansen
Dear Evan Hansen
2021
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Musical
Durata
137 min.
Formato
Colore
Regista
Stephen Chbosky
Attori
Ben Platt
Julianne Moore
Amy Adams
Kaitlyn Dever
Danny Pino
Un ragazzo di nome Evan (Ben Platt) con grandi problemi a relazionarsi con gli altri trova un modo per affrontare la sua ansia dopo una tragedia avvenuta nella sua scuola: il suicidio del suo compagno di classe Connor (Colton Ryan). Una lettera scritta da lui viene scambiata per l'ultimo messaggio lasciato dal ragazzo prima di morire. Così Evan finge di essere stato il migliore amico di Connor.

Adattamento cinematografico del musical omonimo di Steven Levinson e Pasek & Paul, che approfondiva il tema molto spesso taciuto, a livello collettivo e politico, della salute mentale degli adolescenti, il film di Stephen Chboski traduce lo spettacolo sul grande schermo tentando di mantenere il più possibile intatto e inviolato lo spirito del testo originale e intercettando, oltre all’ansia sociale del protagonista, il tema delle bugie virali ad (ab)uso e consumo dei social network e della selvaggia sottocultura digitale del nuovo millennio. La traduzione per immagini finisce però troppo spesso col banalizzare i tanti messaggi sottesi all’opera di partenza, vincitrice tra l’altro di 6 Tony Awards, scegliendo una narrazione didattica e illustrativa in chiave musical che appesantisce tanto la resa della vicenda quanto il coinvolgimento dello spettatore, gravato da una sospensione dell’incredulità troppo fragile e dai piedi d’argilla per convincere appieno. Ciò che ne deriva è un film limpido negli intenti ma anche paradossalmente caotico e diseguale, con una dimensione da show collettivo e condiviso che riesce indubbiamente a essere toccante, nei momenti migliori, ma che s’impantana altrettanto di frequente in strizzate d’occhio troppo scaltre, furbette e ripulite dai contrasti più autentici e flagranti. A essere sacrificata, con queste premesse, è soprattutto la componente drammatica, mal servita da una sceneggiatura ondivaga e in grado di centrare i giri giusti solo a tratti. Tanto che, ad emergere davvero, è soprattutto la buona prova del protagonista Ben Platt, totalmente a suo agio e capace di buona abnegazione nei panni di Evan, personaggio alle prese tanto col bisogno di non rimanere in silenzio quanto con quello di zittire le voci nella sua testa: una dicotomia sulla carta affascinante che, proprio in virtù delle sue prerogative, avrebbe meritato miglior sorte anzitutto in sede di scrittura. Nel cast anche le partecipazioni, in ruoli però piuttosto logori e sviluppati senza troppe sottigliezze, di Amy Adams e Julianne Moore. Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021. 
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