Goddard Bolt (Mel Brooks), ricchissimo uomo d'affari senza scrupoli, scommette con un suo rivale (Jeffrey Tambor) che riuscirà a sopravvivere per 30 giorni a New York senza un dollaro: ce la farà, capirà che i soldi non sono la felicità e, forse, troverà anche l'amore. A fine carriera e in crisi artistica senza via d'uscita, Mel Brooks tenta per la prima volta, dopo quasi trent'anni, di emanciparsi dalla parodia di un film o un genere preciso, cercando addirittura la strada della commedia dolceamara che alterna con imbarazzante modestia gag sciocche a scene socialmente impegnate. Il risultato è una paccottiglia demagogica e moralista (i soldi non portano la felicità) banale e abbastanza insostenibile. Da evitare. Venne inspiegabilmente presentato fuori concorso al Festival di Cannes di quell'anno.