Jake Vig (Edward Burns) e la sua band sono specializzati in truffe assai remunerative, fino a quando non incrociano sulla loro strada un gangster (Dustin Hoffman) e si trovano costretti a lavorare per lui. L’ingresso di Lily (Rachel Weisz) nel gruppo e l’intervento di un agente dell’Fbi “sui generis” (Andy Garcia) complicheranno non poco le cose.

Regista discontinuo e spesso deludente (prima di riscattarsi dirigendo diversi episodi della serie tv House of Cards), James Foley imbastisce un macchinoso puzzle narrativo che non teme di emulare (leggi: scopiazzare) i grandi classici del genere, in primis La stangata (George Roy Hill, 1973). Insieme allo sceneggiatore Doug Jung realizza così un filmetto che, laddove vuole essere brillante, riesce solo a risultare confuso, noioso e privo di originalità. Cast notevole e ovviamente sprecato, con Hoffman impegnato in una caricatura del boss psicotico che suona piuttosto ridicola.