Arrivati a Parigi dalla provincia, Cyrano (José Ferrer) e D'Artagnan (Jean-Pierre Cassel) si arruolano in due corpi differenti: il primo nei Cadetti di Guascogna, il secondo nei Moschettieri. Entrambi hanno un odio viscerale per il cardinale Richelieu (Rafael Rivelles). Uno degli ultimi lungometraggi in assoluto firmati da Abel Gance, protagonista della scena impressionista francese degli anni Venti. Arrivato a settantacinque anni prova a misurarsi con il cappa e spada, ma il risultato è modesto e la pellicola convince solo in parte. È un'opera ricca di sarcasmo, giocata sugli equivoci e su due personaggi ben amalgamati, nemici/amici uniti da un forte legame che spesso, però, si tramuta in scontri e duelli più o meno simbolici. Se lo si prende dal verso giusto può essere visto come un divertissement allegro con poche pretese; se lo si prende dal verso sbagliato rischia presto di annoiare e i difetti di scrittura risultano più che evidenti. I protagonisti sono in parte, ma il cast di contorno è inconsistente.