Libby Day (Charlize Theron) è l'unica sopravvissuta a un massacro di cui è rimasta vittima la sua famiglia per mano di suo fratello: lei stessa ha testimoniato contro di lui. Rimasta senza soldi, Libby è costretta ad accettare la proposta di un misterioso gruppo di appassionati di cronaca nera, che le offrono del denaro per partecipare ai loro incontri e svolgere nuove indagini sul suo caso.

Tratto dal romanzo Nei luoghi oscuri di Gillian Flynn (la stessa autrice da cui David Fincher ha preso ispirazione per il suo L'amore bugiardo – Gone Girl), un film che ha discrete premesse, derivanti dal testo di partenza, ma che si perde presto a causa di una narrazione inutilmente macchinosa e contorta, che fatica a coinvolgere come vorrebbe. Il regista Gilles Paquet-Brenner si muove come un pesce fuor d'acqua, non riesce mai a trovare i giusti ritmi e sembra anche lui poco convinto del lavoro che sta facendo. Un film che manca d'intensità e, visto il soggetto, questo non può che essere un limite troppo grande per non tenerne conto. Un'occasione sprecata, così come sprecato è anche il ricco cast in cui si salva, almeno in parte, soltanto la protagonista Charlize Theron.