Il giorno della vigilia di Natale, una famiglia di New York è impegnata con gli ultimi preparativi. La moglie (Drea de Matteo) corrompe una cassiera pur di avere a ogni costo una bambola, mentre il marito (Lillo Brancato jr) si ritrova sequestrato da una gang. Il tutto non è poi tanto sorprendente, visto che l'attività della coppia è lo spaccio di droga. Toccherà alla moglie trattare con uno dei sequestratori (Ice-T) per ricomporre il quadro famigliare sotto l'albero. Dopo un paio di pellicole deludenti, Abel Ferrara si rifugia di nuovo nella sua città in cerca di una storia da raccontare, anche se si premura di farci sapere con una didascalia iniziale che il tutto accade sotto il (controverso) mandato del sindaco Dinkins: quasi a dire che oggi una commistione così disinvolta di normalità e malaffare sarebbe impossibile. È forse questa cautela, insieme all'irrisolto finale, a limitare un'opera per altri versi convincente. Insieme a una bella interpretazione della de Matteo, resta impressa la concretezza con cui si tratteggia la quotidianità di un nucleo famigliare (di cui peraltro non si conoscono i nomi, con l'eccezione della figlia Lisa) per il quale la scomparsa del padre è, prima che una tragedia, un problema pratico da risolvere. Nell'insieme si ha la sensazione di trovarsi di fronte un'occasione mancata, anche a causa di qualche momento di stanca di troppo, ma quantomeno il tono è originale e la confezione dignitosa.