Diario di uno scandalo
Notes on a Scandal
2006
Paese
Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
92 min.
Formato
Colore
Regista
Richard Eyre
Attori
Judi Dench
Cate Blanchett
Tom Georgeson
Michael Maloney
Juno Temple
Bill Nighy
Andrew Simpson
Londra. Barbara (Judi Dench), scorbutica e asociale insegnante, inizia a entrare in contatto con una nuova collega molto più giovane di lei, Sheba (Cate Blanchett). Quest'ultima instaura una relazione con uno studente minorenne (Andrew Simpson) e l'unica a scoprirlo sarà proprio Barbara che, in quanto custode del segreto, avrà un motivo in più per rafforzare la sua amicizia con la giovane donna...
Tratto dal romanzo La donna dello scandalo di Zoë Heller, un bell'esempio di cinema rigoroso ed essenziale, capace di muoversi tra ossessioni, tormenti interiori e sentimenti (repressi) con grandissima forza espressiva, senza mai cadere nelle secche della facile retorica. Diario di uno scandalo racconta lo scontro tra due solitudini e si cimenta in un'analisi psicologica efficace e mai banale, mirata a dimostrare come la mancanza di relazioni umane porti a desiderare, per contrasto, un desiderio di controllo assoluto inevitabilmente autodistruttivo. Perfetta l'algida ambientazione inglese, così come le sontuose interpretazioni di Judi Dench e Cate Blanchett, due figure umanissime, legate da una sottile ambiguità omoerotica, che nascondono entrambe un lato oscuro senza però essere del tutto colpevoli. Eyre non si schiera, lascia che lo spettatore tragga le sue conclusioni vestendo gli abiti di giudice imparziale e mostrandoci il lato genuino e sadico di entrambe le donne. Notevole la tenuta stilistica, così come il montaggio privo di cali di tensione. Magistrale fotografia di Chris Menges, musiche di Philip Glass. Quattro nomination agli Oscar: attrice protagonista (Dench), attrice non protagonista (Blanchett), sceneggiatura non originale (Patrick Marber) e colonna sonora.
Tratto dal romanzo La donna dello scandalo di Zoë Heller, un bell'esempio di cinema rigoroso ed essenziale, capace di muoversi tra ossessioni, tormenti interiori e sentimenti (repressi) con grandissima forza espressiva, senza mai cadere nelle secche della facile retorica. Diario di uno scandalo racconta lo scontro tra due solitudini e si cimenta in un'analisi psicologica efficace e mai banale, mirata a dimostrare come la mancanza di relazioni umane porti a desiderare, per contrasto, un desiderio di controllo assoluto inevitabilmente autodistruttivo. Perfetta l'algida ambientazione inglese, così come le sontuose interpretazioni di Judi Dench e Cate Blanchett, due figure umanissime, legate da una sottile ambiguità omoerotica, che nascondono entrambe un lato oscuro senza però essere del tutto colpevoli. Eyre non si schiera, lascia che lo spettatore tragga le sue conclusioni vestendo gli abiti di giudice imparziale e mostrandoci il lato genuino e sadico di entrambe le donne. Notevole la tenuta stilistica, così come il montaggio privo di cali di tensione. Magistrale fotografia di Chris Menges, musiche di Philip Glass. Quattro nomination agli Oscar: attrice protagonista (Dench), attrice non protagonista (Blanchett), sceneggiatura non originale (Patrick Marber) e colonna sonora.
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