Dove osano le aquile
Where Eagles Dare
1968
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Generi
Azione, Guerra
Durata
158 min.
Formato
Colore
Regista
Brian G. Hutton
Attori
Richard Burton
Clint Eastwood
Mary Ure
Patrick Wymark
Michael Hordern
William Squire
Durante la Seconda guerra mondiale, gli alleati devono liberare un generale americano tenuto prigioniero dai tedeschi in un castello sulle Alpi bavaresi. Il maggiore Smith (Richard Burton) e il tenente Schaffer (Clint Eastwood), aiutati dall'agente segreto britannico Mary Ellison (Mary Ure), dovranno superare numerosi ostacoli prima di raggiungere la roccaforte nazista. E, una volta recuperato l'ostaggio, saranno costretti ad affrontare nuovi, inaspettati imprevisti.
Basato sull'omonimo romanzo dello scrittore scozzese Alistair MacLean (anche sceneggiatore), Dove osano le aquile è uno dei titoli più giustamente celebri all'interno del cinema bellico degli anni '60. Nel pieno rispetto delle coordinate tematiche tanto in voga all'epoca, il film si presenta come un godibilissimo intrattenimento ad alto tasso spettacolare (da antologia la sequenza della teleferica) che non ha la minima pretesa di diventare un'attendibile testimonianza storica. Ed ecco che la smaccata inverosimiglianza dello script permette di unire spionaggio, avventura e ironia all'insegna di un disimpegno che ha comunque il pregio di non scadere nella parodia di se stesso. Bellissima ambientazione da spy-story d'antan, con il covo dei cattivi (memorabile lo Schloß Adler, il castello delle aquile) espugnato grazie all'ingegno dei paladini della giustizia. Un fumettone di due ore e mezza che rimane appassionante fino all'ultimo grazie a intrighi, doppi giochi e colpi di scena. Sconsigliato ai pignoli che si scandalizzano di fronte ad anacronismi e passaggi poco credibili senza riuscire ad assaporare il fascino di una missione impossibile d'altri tempi. Molto apprezzato da Quentin Tarantino, che gli ha reso esplicitamente omaggio in Bastardi senza gloria (2009).
Basato sull'omonimo romanzo dello scrittore scozzese Alistair MacLean (anche sceneggiatore), Dove osano le aquile è uno dei titoli più giustamente celebri all'interno del cinema bellico degli anni '60. Nel pieno rispetto delle coordinate tematiche tanto in voga all'epoca, il film si presenta come un godibilissimo intrattenimento ad alto tasso spettacolare (da antologia la sequenza della teleferica) che non ha la minima pretesa di diventare un'attendibile testimonianza storica. Ed ecco che la smaccata inverosimiglianza dello script permette di unire spionaggio, avventura e ironia all'insegna di un disimpegno che ha comunque il pregio di non scadere nella parodia di se stesso. Bellissima ambientazione da spy-story d'antan, con il covo dei cattivi (memorabile lo Schloß Adler, il castello delle aquile) espugnato grazie all'ingegno dei paladini della giustizia. Un fumettone di due ore e mezza che rimane appassionante fino all'ultimo grazie a intrighi, doppi giochi e colpi di scena. Sconsigliato ai pignoli che si scandalizzano di fronte ad anacronismi e passaggi poco credibili senza riuscire ad assaporare il fascino di una missione impossibile d'altri tempi. Molto apprezzato da Quentin Tarantino, che gli ha reso esplicitamente omaggio in Bastardi senza gloria (2009).
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