Fuga da Alcatraz
Escape from Alcatraz
1979
Paese
Usa
Generi
Avventura, Drammatico
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Don Siegel
Attori
Clint Eastwood
Patrick McGoohan
Roberts Blossom
Jack Thibeau
Fred Ward
Bruce M. Fischer
Frank Morris (Clint Eastwood), condannato per rapina, viene incarcerato nella nota prigione di Alcatraz, da cui è impossibile scappare. Frank non si arrende e progetta comunque un piano ardimentoso per fuggire attraverso il condotto di ventilazione con due compagni, John (Fred Ward) e Clarence (Jack Thibeau).
«Nessuno è mai riuscito ad evadere da Alcatraz. E nessuno evaderà». Le parole del glaciale direttore (superbamente interpretato da quel Patrick McGoohan noto soprattutto per la serie tv britannica Il prigioniero) sono la scintilla da cui muove un classico del cinema carcerario che rappresenta uno dei più alti e cristallini risultati di Don Siegel. Non è semplicemente la cronaca dell'autentica evasione avvenuta nel 1962 (la cui conclusione resta tuttora un mistero), ma si tratta di un'opera capace di riscrivere le regole del sottogenere escape film. La pellicola di Siegel è anche, e soprattutto, un formidabile saggio sulla dignità dell'essere umano e sulla libertà come suo bisogno inalienabile, dove la prigione (e in particolare la massima e più tristemente famosa istituzione carceraria della storia americana) è metafora di ogni tipo di dimensione oppressiva. Con un'attenta costruzione geometrica dello spazio come elemento visivo fondamentale, il regista dà vita a un racconto che ragiona in sottrazione e scarnifica la linea narrativa, i dialoghi e i personaggi fino all'essenziale. Un condannato a morte è fuggito di Robert Bresson (1956) incontra così l'individualismo umanista del regista, che ritrova Eastwood a otto anni da Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (1971) e gli cuce addosso un personaggio indimenticabile: il suo taciturno, tenace e intelligentissimo Frank Morris è probabilmente uno dei più interessanti eroi incarnati dall'attore-regista. Il film fu girato nella vera Alcatraz, che era stata chiusa nel 1963.
«Nessuno è mai riuscito ad evadere da Alcatraz. E nessuno evaderà». Le parole del glaciale direttore (superbamente interpretato da quel Patrick McGoohan noto soprattutto per la serie tv britannica Il prigioniero) sono la scintilla da cui muove un classico del cinema carcerario che rappresenta uno dei più alti e cristallini risultati di Don Siegel. Non è semplicemente la cronaca dell'autentica evasione avvenuta nel 1962 (la cui conclusione resta tuttora un mistero), ma si tratta di un'opera capace di riscrivere le regole del sottogenere escape film. La pellicola di Siegel è anche, e soprattutto, un formidabile saggio sulla dignità dell'essere umano e sulla libertà come suo bisogno inalienabile, dove la prigione (e in particolare la massima e più tristemente famosa istituzione carceraria della storia americana) è metafora di ogni tipo di dimensione oppressiva. Con un'attenta costruzione geometrica dello spazio come elemento visivo fondamentale, il regista dà vita a un racconto che ragiona in sottrazione e scarnifica la linea narrativa, i dialoghi e i personaggi fino all'essenziale. Un condannato a morte è fuggito di Robert Bresson (1956) incontra così l'individualismo umanista del regista, che ritrova Eastwood a otto anni da Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (1971) e gli cuce addosso un personaggio indimenticabile: il suo taciturno, tenace e intelligentissimo Frank Morris è probabilmente uno dei più interessanti eroi incarnati dall'attore-regista. Il film fu girato nella vera Alcatraz, che era stata chiusa nel 1963.
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