Spronati da una particolare congiunzione astronomica a ricordare vite passate ed eventi (forse) mai vissuti, alcuni personaggi vanno alla ricerca del loro vero io. Misteri, inquietudini e colpi di scena in agguato. Secondo lungometraggio per l'ex critico cinematografico Maurizio Ponzi (anche sceneggiatore con Salvatore Samperi), che adatta il romanzo di Anna Banti Le donne muoiono, confezionando una sorta di elogio della follia in bilico tra psicologia e atmosfere oniriche. Il risultato è pedestre e approssimativo, appesantito da insulse velleità di denuncia (la pazzia come spettro rimosso della società) e derive fantastiche (il tema della reincarnazione, centrale nella seconda parte del film; l'esistenza di una realtà parallela). Molte ambizioni, realizzazione mediocre; anche se il cast cerca di dare il meglio, offrendo prove tutto sommato rispettabili. Musiche di Fiorenzo Carpi, fotografia di Jean-Luc Tissé; produce Renzo Rossellini.