Bob (Charles Bickford), Gibbons (Raymond Hatton) e Wild Bill (Fred Kohler), nel deserto dopo una rapina in cui ci è scappato il morto, promettono a una donna in fin di vita che ha appena partorito (Fritzi Ridgeway) di prendersi cura del neonato e di riportarlo a casa. Gli si affezionano, e presto faranno i conti con i propri errori e le proprie coscienze. Girato in due versioni (una muta e una sonora), il film è un western provvidenziale ma anchilosato, in cui il fatalismo imperante diventa un goffo espediente per diluire le vicende dei tre protagonisti. Wyler si concede movimenti di macchina impegnativi e una vis drammatica che oscilla tra pessimismo e tenerezza. Discreta cura formale, ma gli elementi più interessanti sono i tre padrini, che colpiscono nel segno, così come lo straziante epilogo. Ispirato (non ufficialmente) al racconto The Three Godfathers (1913) di Peter B. Kyne, al centro di numerosi altri film, incluso il celebre Tokyo Godfathers (2003) di Satoshi Kon.