Nel corso di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia, coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro cammino. Ora si trovano di fronte all'avversario più letale che abbiano mai affrontato: una minaccia terribile che emerge dalle ombre del passato, alimentata dalla vendetta, determinata a disperdere la famiglia e a distruggere per sempre tutto e tutti i suoi cari.
Velocità e adrenalina: queste le parole d'ordine di una saga che ha fatto dell'elemento action la ragione stessa del suo esistere. Ma i tempi sono tristemente cambiati da Fast and Furious (2001) e lo schema ormai ricorrente (macchine, siparietti comici, la famiglia come perno su cui basare ogni azione e decisione) mostra la corda. Tra inseguimenti roboanti ma totalmente gratuiti e ben poco avvincenti e una sceneggiatura virata al grottesco (in)volontario che sembra scritta su un fazzoletto, il film procede per accumulo, ripiegando sulla sospensione dell'incredulità e sfruttando caratterizzazioni ormai logore (il Dominic Toretto di un imbolsito Vin Diesel pare aver smarrito tutta la sua carica eversiva, i deliranti scambi tra Roman/Tyrese Gibson e Parker/Ludacris risultano imbarazzanti, Joh Cena nei panni di Jakob Toretto è francamente irricevibile). «Il pubblico chiede nuovi capitoli e noi glieli diamo», parola di Vin Diesel: apprezzabile, ma fermarsi prima non sarebbe stato un azzardo. Incredibilmente, l'unico elemento a funzionare è il villain di Jason Momoa, talmente sopra le righe da essere a tratti irresistibile. Nuovi ingressi nel cast: Brie Larson è Tess, Rita Moreno è Abuelita Toretto. Seconda parte in uscita nel 2025.