La fiammiferaia
Tulitikkutehtaan tyttö
1990
Paesi
Finlandia, Svezia
Genere
Drammatico
Durata
68 min.
Formato
Colore
Regista
Aki Kaurismäki
Attori
Kati Outinen
Elina Salo
Esko Nikkari
Vesa Vierikko
Reijo Taipale
La giovane Iris (Kati Outinen) lavora in una fabbrica di fiammiferi per mantenere la madre (Elina Salo) e il patrigno (Esko Nikkari), da cui subisce angherie e umiliazioni. Quando finalmente pensa di aver trovato l'amore, pesantemente respinta e costretta ad abortire, medita vendetta. Costruito come una spirale, dove la fine, pur simile all'inizio, ne è una evoluzione, La fiammiferaia (capitolo finale della cosiddetta “trilogia dei perdenti” dopo Ombre dal paradiso del 1986 e Ariel del 1988) descrive con la velocità di una stilettata e con il rigore narrativo di una pura cronaca, il punto di non ritorno di un “perdente” che, giunto all'apice dell'indifferenza, dell'umiliazione fine a se stessa e dell'incomprensione, reagisce con forza eguale e contraria, sotto il segno della freddezza e della spietatezza. Come nella maggior parte dei film di Kaurismäki, la narrazione procede azione dopo azione, svuotata di tutta la sovrastruttura intellettuale, sociale e psicologica, riducendo all'osso tutta l'impalcatura narrativa e facendo emergere, tramite gli sguardi lunghi, fissi e impietosi della macchina da presa, l'essenza del personaggio e la sua inarrestabile evoluzione tragica. La ruvidità narrativa, nel contesto superficialmente immobile che caratterizza gli ambienti e i personaggi stessi, conferisce al film la spietata purezza dell'essenza dell'agire e del pensare. Ne risulta una semplicità atroce e straniante, ove l'elemento tipicamente surrealista si incarna nella narrazione stessa, dando vita a una irreale realtà che mette a nudo le caratteristiche umane più strane ma insieme più vere e, in fin dei conti, più assurde.
Maximal Interjector
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