I figli di nessuno
1951
Paesi
Italia, Francia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
105 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Raffaello Matarazzo
Attori
Amedeo Nazzari
Yvonne Sanson
Françoise Rosay
Folco Lulli
Enrica Dyrell
Teresa Franchini
Il benestante Guido (Amedeo Nazzari) è innamorato della bella Luisa (Yvonne Sanson), ma la madre di lui (Françoise Rosay), non approvando la relazione e sognando un matrimonio più altolocato per il figlio, lo manda in viaggio a Londra, intercettando le lettere indirizzate all'amata. Quest'ultima, pensando di essere stata abbandonata, cede allo sconforto, compiendo una scelta radicale.
Tratto dall'omonimo film diretto da Ubaldo Maria Del Colle nel 1921, I figli di nessuno è il terzo capitolo dell'ideale trilogia melodrammatica di Raffaello Matarazzo, iniziata nel 1949 con Catene e proseguita con Tormento (1950). Convincente grazie all'esperienza ormai consolidata nel genere dal regista, il film si avvale di una spettacolarizzazione senza precedenti: ben sapendo di mirare al pubblico popolare, l'autore concentra tutte le sue forze su una resa d'impatto che si avvale del giusto mix di emozioni primarie, sfidando la sospensione dell'incredulità con uno sviluppo ai limiti dell'assurdo. Il cast è di prim'ordine (la sfida tra i due protagonisti è vinta dalla Sanson) e tutto funziona a meraviglia grazie al ritmo incessante (e nonostante la confusione della sceneggiatura, firmata da Aldo De Benedetti) e alla cura formale. La critica del tempo non apprezzò il progetto, ritenendolo furbo e ricattatorio, ma non capì la necessaria e fondamentale adesione alle regole del genere, dalle quali comunque Matarazzo non si lascia dominare. Nel 1974, Bruno Gaburro dirigerà un ulteriore e omonimo remake del film, mentre lo stesso Matarazzo firmerà il seguito della pellicola con L'angelo bianco (1955).
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