Il comico George Simmons (Adam Sandler) scopre di soffrire di un grave malattia al sangue che potrebbe lasciargli ancora poco da vivere. Trova un affiatato rapporto di amicizia nel legame con Ira Wright (Seth Rogen), giovane cabarettista che lo aiuterà a scrivere i testi per i suoi spettacoli.

Dopo Molto incinta (2007), Judd Apatow, al suo terzo film da regista, ha deciso di alzare il tiro nel tentativo di realizzare un'opera più ambiziosa. Pur ambientando il film in un universo a lui vicino come quello della commedia e del cabaret, Apatow ha tentato di smussare i lati più demenziali delle sue opere precedenti, con un approccio più intimo che tende anche al dramma. Funny People riesce a mostrare un mondo, tramite il personaggio di un bravo Adam Sandler, in cui le occasioni sprecate sembrano contare più dei traguardi ottenuti e, sottotraccia, a inserire un discorso sulla difficile arte del far ridere. Nonostante riesca a trattare senza retorica l'amicizia segnata dalla malattia dei due protagonisti, il film abbandona presto ogni presunta ambizione e, tralasciando il sottotesto più malinconico, si lascia trasportare nell'ennesima rom-com in salsa agrodolce a lieto fine, con un minutaggio decisamente troppo ampio.