Puff (Rhys Ifans), un uomo-scimmia cresciuto nei boschi, suscita l'interesse di uno scienziato (Tim Robbins), deciso a farlo diventare un galantuomo dai modi raffinati, e di una scrittrice (Patricia Arquette) vittima di un'innaturale crescita di peli su tutto il corpo. Esordio alla regia di un lungometraggio per il francese Michel Gondry, noto per aver diretto diversi videoclip musicali di grande successo. Per il suo esordio si è fatto accompagnare per mano dallo sceneggiatore Charlie Kaufman, al suo secondo copione dopo quello per Essere John Malkovich (1999) di Spike Jonze. Il passo indietro rispetto allo script precedente, però, è piuttosto netto: manca totalmente la brillantezza e l'originalità della sua prima sceneggiatura e il risultato è decisamente monocorde, noioso e sa già un po' di “vecchio”. La trama ricorda tante altre pellicole di ben altro livello (Il ragazzo selvaggio di François Truffaut del 1970, in primis) ma ogni confronto è perso in partenza. La confezione è sciatta e raffazzonata, e il talento che Gondry mostrerà nel suo lungometraggio successivo (Se mi lasci ti cancello del 2004) qui non si vede praticamente mai. Cast sottotono, perfettamente in linea con il resto del film.