I'm Still Here
Ainda Estou Aqui
2024
Paesi
Brasile, Francia
Generi
Drammatico, Storico
Durata
135 min.
Formato
Colore
Regista
Walter Salles
Attori
Fernanda Montenegro
Fernanda Torres
Selton Mello
Maeve Jinkings
Carla Ribas
Brasile, inizio anni Settanta. Mentre il paese si trova nella morsa sempre più stretta della dittatura militare, la vita di una famiglia viene distrutta quando il padre, un ex deputato, viene portato via per essere interrogato in circostanze misteriose. La moglie (Fernanda Torres) sarà costretta a reinventarsi e lottare per i suoi figli.
L’esperienza dei desaparecidos raccontata da chi è rimasto: è questo l’interessante spunto alla base di I’m Still Here, tratto dal romanzo Ainda estou aqui (titolo originale del film) di Marcelo Rubens Paiva. Al centro la storia di una donna, Eunice Paiva, madre di cinque figli, una sopravvissuta ma anche lo specchio di una nazione ferita. Il regista Walter Salles conosceva parte della famiglia dalla cui vicenda personale si sviluppa questa pellicola impegnata, capace di scuotere per la sua messinscena seppur priva di grandi guizzi che la possano far risaltare rispetto ai tanti altri prodotti realizzati in precedenza su argomenti simili. Dodici anni dopo il brutto flop di On the Road, Salles è tornato dietro la macchina da presa per un lungometraggio di finzione, realizzando un prodotto sicuramente sentito e personale, ma su cui avrebbe potuto essere anche più incisivo. Ci mette un po’ a carburare I’m Still Here, prodotto che poi cresce alla distanza riuscendo anche a toccare corde profonde in alcuni passaggi, grazie soprattutto alla bella scrittura dei personaggi e alla buona prova del cast capitanato da Fernanda Torres. All’interno del contesto del cinema che racconta le dittature sudamericane resta comunque un prodotto interessante e con passaggi potenti, ma privo di quella forza drammaturgica in grado di far rimanere le pellicole impresse a lungo anche dopo la visione. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
L’esperienza dei desaparecidos raccontata da chi è rimasto: è questo l’interessante spunto alla base di I’m Still Here, tratto dal romanzo Ainda estou aqui (titolo originale del film) di Marcelo Rubens Paiva. Al centro la storia di una donna, Eunice Paiva, madre di cinque figli, una sopravvissuta ma anche lo specchio di una nazione ferita. Il regista Walter Salles conosceva parte della famiglia dalla cui vicenda personale si sviluppa questa pellicola impegnata, capace di scuotere per la sua messinscena seppur priva di grandi guizzi che la possano far risaltare rispetto ai tanti altri prodotti realizzati in precedenza su argomenti simili. Dodici anni dopo il brutto flop di On the Road, Salles è tornato dietro la macchina da presa per un lungometraggio di finzione, realizzando un prodotto sicuramente sentito e personale, ma su cui avrebbe potuto essere anche più incisivo. Ci mette un po’ a carburare I’m Still Here, prodotto che poi cresce alla distanza riuscendo anche a toccare corde profonde in alcuni passaggi, grazie soprattutto alla bella scrittura dei personaggi e alla buona prova del cast capitanato da Fernanda Torres. All’interno del contesto del cinema che racconta le dittature sudamericane resta comunque un prodotto interessante e con passaggi potenti, ma privo di quella forza drammaturgica in grado di far rimanere le pellicole impresse a lungo anche dopo la visione. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
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