India
India: Matri Bhumi
1959
Paesi
Italia, Francia
Generi
Documentario, Sperimentale
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Roberto Rossellini
Quattro blocchi narrativi raccontano l'India degli anni '50: un conduttore di elefanti si sposa; un operaio è costretto ad emigrare a causa della costruzione di una diga; nella giungla, un uomo cerca di salvare una tigre da dei cacciatori; durante una fiera, un ammaestratore di scimmie muore per il caldo, lasciando sola la scimmietta personale.
Dopo la metà degli anni '50, Roberto Rossellini si isolò sempre di più dalla scena cinematografica italiana, non trovando più finanziamenti e avvicinandosi agli autori della nascente Nouvelle Vague, gli unici che avevano apprezzato i suoi ultimi lavori. Grazie all'Union Général Cinematographique e all'amicizia del premier indiano Nehru, il regista romano riuscì a ottenere i fondi per girare un documentario sull'India, ex colonia inglese in vigorosa crescita economica e demografica, che attirava la curiosità di studiosi e intellettuali. Il risultato è un'opera divisa in più blocchi, dove di documentaristico c'è l'ambientazione e i personaggi reali, ma i fatti narrati sono scritti come in un film di finzione. Questo ibrido, tra neo-realismo e documentario di finzione ante litteram, se da una parte risulta debole nel rispondere a molte domande sulla società indiane, è senza dubbio un esperimento interessante, molto soggettivo e ardito nel forzare la gabbia del cinéma vérité che andava di moda in quegli anni. Interpretato da attori non professionisti.
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