Louis Salinger (Clive Owen), un agente dell'Interpol, indaga su alcuni traffici illegali che una banca tedesca ha con alcune organizzazioni criminali. Aiutato dal procuratore distrettuale di New York Eleanor Whitman (Naomi Watts), Salinger andrà da un capo all'altro del mondo, alla ricerca delle prove necessarie per incriminare la banca e portarla davanti alla giustizia.

Pomposa quanto inutile produzione internazionale, The International è una pellicola che propone, come già era accaduto in Heaven (2002), la visione di un sistema economico-sociale avverso all'uomo e di un protagonista che porta avanti un'impresa titanica (nel senso etimologico del termine, senza cioè possibilità di riuscita). Un'idea di fondo accettabile viene annullata da una sceneggiatura confusa, in cui il filo del discorso si perde con troppa facilità. Pacchianerie a go-go (la sparatoria nel Museo Guggenheim di New York) che vorrebbero significare un adrenalinico spettacolo. Scenari da guida turistica, seguendo il futile quanto patinato espediente di rendere le varie città in cui si svolge il film con tonalità differenti (Berlino marrone, Lione rosso, Lussemburgo blu, Milano ocra, Istanbul variopinta).