Intervista col vampiro
Interview with the Vampire: The Vampire Chronicles
1994
Paese
Usa
Generi
Sentimentale, Horror, Drammatico
Durata
123 min.
Formato
Colore
Regista
Neil Jordan
Attori
Tom Cruise
Brad Pitt
Kirsten Dunst
Antonio Banderas
Christian Slater
Stephen Rea
Thandie Newton
Domiziana Giordano
Los Angeles, anni Novanta. Louis de Pointe du Lac (Brad Pitt) rivela al giornalista Daniel Malloy (Christian Slater) di essere un vampiro immortale, e gli racconta la sua storia, iniziata a New Orleans due secoli prima: rimasto vedovo e reso all'epoca vampiro dallo sfrontato Lestat (Tom Cruise), intenzionato a mostrargli i benefici di una non-vita da eternamente giovane e immortale, Louis avrebbe incrociato il suo destino con quello della piccola Claudia (Kirsten Dunst), e con quella del seducente e secolare vampiro Armand (Antonio Banderas). L'ingerenza di una personalità ingombrante come quella di Lestat, però, fatica ad abbandonarlo.
Ispirato all'omonimo romanzo (1976) dell'americana Anne Rice, il film di Neil Jordan è uno degli esempi lampanti di cinema patinato al servizio di una star nel decennio dei Nineties. Qui le stelle, però, sono due (tre, se si considera anche Banderas in un ruolo di supporto): Brad Pitt e Tom Cruise, all'apice di bellezza e successo, come i due petulanti personaggi che interpretano. Opera di culto – soprattutto per le fan dei divi – e di gran successo ai botteghini di tutto il mondo, Intervista col vampiro rivela in realtà dei limiti evidenti, a partire da una sceneggiatura (firmata dalla stessa Rice) che spesso scade in inutili pomposità. La pellicola trova notevole efficacia nell'esasperato barocchismo visivo (sontuosa fotografia di Philippe Rousselot) che ricerca con ostinazione una dimensione orrorifica autoriale. Significativa vetrina per Pitt e Cruise, il cui sex-appeal omoerotico funziona alla grande (seppur sul pericoloso crinale del kitsch), ma a rubare la scena ci pensa Kirsten Dunst: piccina vampirizzata, agguerrita e massacrata dalla luce del sole (insieme all'italiana Domiziana Giordano), è una notevole sorpresa. Musiche di Elliot Goldenthal e scenografie di Dante Ferretti, entrambe nominate all'Oscar.
Ispirato all'omonimo romanzo (1976) dell'americana Anne Rice, il film di Neil Jordan è uno degli esempi lampanti di cinema patinato al servizio di una star nel decennio dei Nineties. Qui le stelle, però, sono due (tre, se si considera anche Banderas in un ruolo di supporto): Brad Pitt e Tom Cruise, all'apice di bellezza e successo, come i due petulanti personaggi che interpretano. Opera di culto – soprattutto per le fan dei divi – e di gran successo ai botteghini di tutto il mondo, Intervista col vampiro rivela in realtà dei limiti evidenti, a partire da una sceneggiatura (firmata dalla stessa Rice) che spesso scade in inutili pomposità. La pellicola trova notevole efficacia nell'esasperato barocchismo visivo (sontuosa fotografia di Philippe Rousselot) che ricerca con ostinazione una dimensione orrorifica autoriale. Significativa vetrina per Pitt e Cruise, il cui sex-appeal omoerotico funziona alla grande (seppur sul pericoloso crinale del kitsch), ma a rubare la scena ci pensa Kirsten Dunst: piccina vampirizzata, agguerrita e massacrata dalla luce del sole (insieme all'italiana Domiziana Giordano), è una notevole sorpresa. Musiche di Elliot Goldenthal e scenografie di Dante Ferretti, entrambe nominate all'Oscar.
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