Da tempo in carcere, l'ex terrorista dell'IRA Declan Mulqueen (Richard Gere) viene contattato dai servizi segreti americani per collaborare a una rischiosa missione. Egli è una delle poche persone ad aver conosciuto lo “Sciacallo” (Bruce Willis), uno spietato quanto misterioso killer intenzionato a uccidere il direttore del FBI. Solo con l'aiuto di Declan, l'unico in grado di riconoscerlo, c'è qualche possibilità di fermare l'assassino.

Proponendo un remake del celebre Il giorno dello sciacallo (1973) di Fred Zinnemann, Michael Caton-Jones sceglie di trasporre le vicende negli Usa anziché in Francia, aggiornando le dinamiche della vicenda all'action anni '90, ma il risultato è davvero modesto. Il dualismo tra i travestimenti dell'inafferrabile “Sciacallo” e i minuziosi piani di cattura dei servizi segreti è basico e privo di inventiva e la consistente iniezione di adrenalina e violenza (spesso gratuita) finisce per ammorbare ben prima della resa dei conti finale. Uno scontro tra divi che vede un Richard Gere fuori parte rivaleggiare con Bruce Willis, ben più a suo agio nel vestire i panni del gelido cattivo all'interno di in un thriller discretamente confezionato ma, purtroppo, privo di fascino. Discreta, quantomeno, la colonna sonora di Carter Burwell.