Sean Crawley (Chris McKenna), giovane disoccupato, viene assoldato dal losco Ray Mathews (Daniel Baldwin) per seguire e in seguito uccidere Eric Gatley (Ron Livingston), che sta investigando su attività illecite. L'attrazione per Susan (Kari Wuhrer), moglie della vittima, e il furto di un importante dossier complicheranno non poco la situazione. Thriller innervato di sfumature orrorifiche e diretto da Stuart Gordon, che adatta un racconto dello scrittore Charlie Higson (anche sceneggiatore). Lo sviluppo è banale e prevedibile, la confezione televisiva, gli inserti trash abbondanti (il protagonista che immagina di sedurre la bella Susan) e le prove attoriali decisamente pedestri (fatta eccezione per Daniel Baldwin, che gigioneggia alla grande): ma sorprendenti virtuosismi registici (inquadrature grandangolate, montaggio frenetico, una mobilissima macchina a mano) e alcune sequenze che colpiscono nel segno (il delirio onirico e visionario del torturato Sean, perfettamente nelle corde di Gordon) riescono in parte a risollevare le sorti di un film in generale piuttosto piatto. Il corpulento George Wendt interpreta Duke Wayne. Musiche di Bobby Johnston, insulsa fotografia di Mac Ahlberg.