In un futuro nel quale il Potere vieta a ogni famiglia di procreare più di un figlio, John Henry Brennick (Christopher Lambert) finisce in un carcere di massima sicurezza, denominato la “Fortezza”, per avere infranto le regole. Cercherà di salvare se stesso e la moglie Karen (Loryn Locklin). «Il delitto non paga». Action-movie a sfondo fantascientifico sulle possibili derive futuristiche di un mondo al collasso, diretto da Stuart Gordon. Un po' di sociologia spicciola, qualche stoccata all'ossessione del controllo tipicamente contemporanea («Viviamo su un fragile pianeta, dobbiamo mantenere l'equilibrio») e una sceneggiatura (firmata da Troy Neighbors, Steven Feinberg, David Venable e Terry Curtis Fox) a tratti risibile nella sua pretenziosità. Alcuni dialoghi calzanti, comunque, uniti al buon ritmo e alla struttura delle numerose scene di violenza (alle quali non manca un tocco splatter), rendono l'operazione godibile; nonostante il cast imbalsamato, a partire dal vitreo protagonista Lambert. Jeffrey Combs è D-Day; Carolyn Purdy-Gordon, moglie del regista, doppia nella versione originale il sofisticato computer Zeta-10. Musiche di Frédéric Talgorn, fotografia di David Eggby. Sequel (La fortezza: Segregati nello spazio) girato nel 2000 da Geoff Murphy.