Il ladro
The Wrong Man
1956
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
105 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Alfred Hitchcock
Attori
Henry Fonda
Vera Miles
Anthony Quayle
Un musicista newyorkese (Henry Fonda) viene ingiustamente scambiato per un ladro colpevole di numerosi furti. La polizia lo accusa, mentre la moglie (Vera Miles) non riesce a reggere la pressione della situazione e finisce in manicomio.
È lo stesso Alfred Hitchcock ad avvisare gli spettatori prima dei titoli di testa: il film racconterà una storia vera, tratta da un episodio di cronaca apparso su Life. Uno dei prodotti più anomali della filmografia hitchcockiana, ma anche uno dei più affascinanti sia per il rigore formale che per la cupezza di fondo che il lieto fine amplifica per contrasto, evidenziando tutte le ambiguità di una società meschina e feroce, pronta a condannare e a trovare capri espiatori per esorcizzare un radicale e radicato senso di angoscia e insicurezza. Mirabile la gestione della tensione narrativa che rende la vicenda particolarmente avvincente, arricchita dalla scelta decisamente azzeccata di Henry Fonda come protagonista. Il bianco e nero, a cui Hitchcock torna dopo diversi anni, accresce la qualità estetica di una pellicola che sviluppa adeguatamente il climax tensivo e non presenta cali di ritmo. I temi del doppio e dell'innocente accusato ingiustamente sono due dei topoi ricorrenti dell'opera del regista britannico, qui declinati attraverso uno stile asciutto, profondamente realista e privato di elementi umoristici. Fotografia di Robert Burks, musiche di Bernard Herrmann.
È lo stesso Alfred Hitchcock ad avvisare gli spettatori prima dei titoli di testa: il film racconterà una storia vera, tratta da un episodio di cronaca apparso su Life. Uno dei prodotti più anomali della filmografia hitchcockiana, ma anche uno dei più affascinanti sia per il rigore formale che per la cupezza di fondo che il lieto fine amplifica per contrasto, evidenziando tutte le ambiguità di una società meschina e feroce, pronta a condannare e a trovare capri espiatori per esorcizzare un radicale e radicato senso di angoscia e insicurezza. Mirabile la gestione della tensione narrativa che rende la vicenda particolarmente avvincente, arricchita dalla scelta decisamente azzeccata di Henry Fonda come protagonista. Il bianco e nero, a cui Hitchcock torna dopo diversi anni, accresce la qualità estetica di una pellicola che sviluppa adeguatamente il climax tensivo e non presenta cali di ritmo. I temi del doppio e dell'innocente accusato ingiustamente sono due dei topoi ricorrenti dell'opera del regista britannico, qui declinati attraverso uno stile asciutto, profondamente realista e privato di elementi umoristici. Fotografia di Robert Burks, musiche di Bernard Herrmann.
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