L'altro uomo
Strangers on a Train
1951
Paese
Usa
Generi
Noir, Thriller
Durata
101 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Alfred Hitchcock
Attori
Farley Granger
Robert Walker
Ruth Roman
Laura Elliott
Durante un viaggio in treno, il campione di tennis Guy Haines (Farley Granger), sposato con una moglie (Laura Elliott) che non gli concede il divorzio, e Bruno Anthony (Robert Walker), un miliardario che non sopporta il padre autoritario, fanno conoscenza. Il secondo propone al primo un folle scambio di favori: Bruno ucciderà la moglie di Guy se questi, in cambio, ammazzerà il suo odiato genitore.
Aperto da un incipit folgorante, segnato da un montaggio alternato in cui vengono inquadrate solo le scarpe dei due protagonisti, L'altro uomo è un mosaico di sequenze maestose, girate con grande eleganza e valorizzate da un ottimo ritmo. Dietro alla storia così coinvolgente ci sono due scrittori di successo: Patricia Highsmith (autrice del romanzo a cui il film si è ispirato) e Raymond Chandler, sceneggiatore del film, alla sua unica collaborazione cinematografica con Alfred Hitchcock. La tensione latente è calibrata in maniera impeccabile, il quadro umano di amoralità e cinismo è inquietante senza essere mai didascalico e la regia è capace di regalare momenti di vero terrore come nella sequenza della giostra impazzita o dell'omicidio al luna park. Da ricordare anche la partita a tennis che, insieme a quella nel finale di Blow-up (1966) di Michelangelo Antonioni, è probabilmente la più suggestiva dell'intera storia del cinema. Hitchcock compare mentre sale gli scalini di un vagone trasportando un contrabbasso. Conosciuto anche con il titolo Delitto per delitto. Rifatto da Robert Spaar, Quando baci una sconosciuta (1969), e in chiave umoristica da Danny DeVito, Getta la mamma dal treno (1987).
Aperto da un incipit folgorante, segnato da un montaggio alternato in cui vengono inquadrate solo le scarpe dei due protagonisti, L'altro uomo è un mosaico di sequenze maestose, girate con grande eleganza e valorizzate da un ottimo ritmo. Dietro alla storia così coinvolgente ci sono due scrittori di successo: Patricia Highsmith (autrice del romanzo a cui il film si è ispirato) e Raymond Chandler, sceneggiatore del film, alla sua unica collaborazione cinematografica con Alfred Hitchcock. La tensione latente è calibrata in maniera impeccabile, il quadro umano di amoralità e cinismo è inquietante senza essere mai didascalico e la regia è capace di regalare momenti di vero terrore come nella sequenza della giostra impazzita o dell'omicidio al luna park. Da ricordare anche la partita a tennis che, insieme a quella nel finale di Blow-up (1966) di Michelangelo Antonioni, è probabilmente la più suggestiva dell'intera storia del cinema. Hitchcock compare mentre sale gli scalini di un vagone trasportando un contrabbasso. Conosciuto anche con il titolo Delitto per delitto. Rifatto da Robert Spaar, Quando baci una sconosciuta (1969), e in chiave umoristica da Danny DeVito, Getta la mamma dal treno (1987).
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