Nodo alla gola
Rope
1948
Paese
Usa
Generi
Giallo, Sperimentale
Durata
80 min.
Formato
Colore
Regista
Alfred Hitchcock
Attori
James Stewart
John Dall
Farley Granger
Douglas Dick
Cedric Hardwicke
Constance Collier
Edith Evanson
Dick Hogan
Brandon Shaw (John Dall) e Philip Morgan (Farley Granger), due giovani studenti, strangolano con una corda un loro coetaneo e nascondono il cadavere in un vecchio baule. Poco dopo inizia una festa a cui prendono parte diversi parenti e amici del ragazzo ucciso, oltre al professore Rupert Cadell (James Stewart) esponente di alcune curiose teorie sull'omicidio.
Alfred Hitchcock aveva un sogno: girare un film intero in un'unica inquadratura. Dopo aver sperimentato in ogni modo con la macchina da presa, il maestro del brivido desiderava far coincidere l'intera durata di un suo lungometraggio con un unico piano-sequenza. All'epoca tale virtuosismo era impossibile per i limiti imposti dalla pellicola, ma il risultato fu un'operazione magistrale, costruita su undici piani-sequenza spesso collegati come se non ci fosse un reale stacco. Oltre a rappresentare una importante tappa nell'evoluzione del linguaggio cinematografico, Nodo alla gola è un cocktail di humour nero, tensione e ambiguità. L'omosessualità dei due assassini è più che suggerita, mentre vengono messi alla berlina lo sterile superomismo e il cinismo di una società troppo frivola e cieca dinnanzi alla banalità del male e all'orrore che si nasconde dietro una facciata ipocritamente sofisticata, ma nel profondo spietata e votata all'autoconservazione attraverso la prevaricazione sui più deboli. Ispirato a un caso di cronaca nera e all'omonimo testo teatrale di Patrick Hamilton (sceneggiato da Arthur Laurentes), conservandone magistralmente le prerogative di unità di tempo e luogo. Hitchcock compare dopo i titoli di testa mentre attraversa la strada. Rieditato in Italia con il titolo Cocktail per un cadavere, salvo poi tornare alla denominazione originale.
Alfred Hitchcock aveva un sogno: girare un film intero in un'unica inquadratura. Dopo aver sperimentato in ogni modo con la macchina da presa, il maestro del brivido desiderava far coincidere l'intera durata di un suo lungometraggio con un unico piano-sequenza. All'epoca tale virtuosismo era impossibile per i limiti imposti dalla pellicola, ma il risultato fu un'operazione magistrale, costruita su undici piani-sequenza spesso collegati come se non ci fosse un reale stacco. Oltre a rappresentare una importante tappa nell'evoluzione del linguaggio cinematografico, Nodo alla gola è un cocktail di humour nero, tensione e ambiguità. L'omosessualità dei due assassini è più che suggerita, mentre vengono messi alla berlina lo sterile superomismo e il cinismo di una società troppo frivola e cieca dinnanzi alla banalità del male e all'orrore che si nasconde dietro una facciata ipocritamente sofisticata, ma nel profondo spietata e votata all'autoconservazione attraverso la prevaricazione sui più deboli. Ispirato a un caso di cronaca nera e all'omonimo testo teatrale di Patrick Hamilton (sceneggiato da Arthur Laurentes), conservandone magistralmente le prerogative di unità di tempo e luogo. Hitchcock compare dopo i titoli di testa mentre attraversa la strada. Rieditato in Italia con il titolo Cocktail per un cadavere, salvo poi tornare alla denominazione originale.
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