Lion – La strada verso casa
Lion
2016
Paesi
Australia, Usa, Gran Bretagna
Genere
Drammatico
Durata
129 min.
Formato
Colore
Regista
Garth Davis
Attori
Nicole Kidman
Rooney Mara
Dev Patel
David Wenham
Aditya Roy Kapoor
Nawazuddin Siddiqui
Il piccolo Saroo (Sunny Pawar da bambino, Dev Patel da adulto) vive nelle profondità dell’India più povera. Un giorno si perde, finisce a Calcutta e viene adottato da una coppia australiana, ma il passato torna a bussare alla sua porta e a tormentarlo incessantemente una volta superati i venti anni: non potendo più fare a meno di conoscere la propria famiglia d’origine, il ragazzo si mette sulle tracce della stazione nella quale si smarrì e dei luoghi che quel fatidico giorno di metà anni ’80 si lasciò alle spalle per sempre.
Adattamento del libro autobiografico Saroo Brierley. A Long Way Home, Lion è un biopic dalle intense ambizioni e dal respiro fortemente drammatico che guarda all’India e all’Oriente con incanto idealistico, proiettandovi al contempo le ansie e i conflitti irrisolti della personalità del protagonista, interpretato da un vibrante Dev Patel, che proprio all’India e a The Millionaire (2008) di Danny Boyle aveva legato la sua notorietà. Il giovane attore indiano è sicuramente in parte e volenteroso nell’immergersi nelle fragilità e nei dissidi interiori del suo personaggio, ma il resto del film appare ben più appiattito e convenzionale. A dirigere c’è Garth Davis, già messosi in luce dietro la macchina da presa con la serie televisiva Top of the Lake, ma l’originalità nel racconto è prossima allo zero (sia dal punto di vista formale che contenutistico) e le derive enfatiche e retoriche che un progetto del genere poteva facilmente portare con sé sono puntualmente abbracciate, con una prima parte più avventurosa e una seconda ben più stucchevole. Gli scontri che investono la vita di Saroo, sia con i genitori adottivi che con il fratello e la ragazza, interpretata da un’incantevole quanto incolore Rooney Mara, seguono anch’essi un tracciato estremamente convenzionale, tanto da suonare posticci e troppo studiati a tavolino. Se il medium usato da Saroo per recuperare informazioni sul suo passato, Google Earth, poteva comportare alcune riflessioni non banali, lo sviluppo della sceneggiatura fa di tutto per vanificare anche quest’ultimo potenziale, riducendolo a mero product placement. Rimane, nella mediocrità generale, la dignità della confezione, imballata ad hoc dai fratelli Weinstein per puntare, come di consueto, agli Oscar. Nicole Kidman è la madre australiana di Saroo.
Adattamento del libro autobiografico Saroo Brierley. A Long Way Home, Lion è un biopic dalle intense ambizioni e dal respiro fortemente drammatico che guarda all’India e all’Oriente con incanto idealistico, proiettandovi al contempo le ansie e i conflitti irrisolti della personalità del protagonista, interpretato da un vibrante Dev Patel, che proprio all’India e a The Millionaire (2008) di Danny Boyle aveva legato la sua notorietà. Il giovane attore indiano è sicuramente in parte e volenteroso nell’immergersi nelle fragilità e nei dissidi interiori del suo personaggio, ma il resto del film appare ben più appiattito e convenzionale. A dirigere c’è Garth Davis, già messosi in luce dietro la macchina da presa con la serie televisiva Top of the Lake, ma l’originalità nel racconto è prossima allo zero (sia dal punto di vista formale che contenutistico) e le derive enfatiche e retoriche che un progetto del genere poteva facilmente portare con sé sono puntualmente abbracciate, con una prima parte più avventurosa e una seconda ben più stucchevole. Gli scontri che investono la vita di Saroo, sia con i genitori adottivi che con il fratello e la ragazza, interpretata da un’incantevole quanto incolore Rooney Mara, seguono anch’essi un tracciato estremamente convenzionale, tanto da suonare posticci e troppo studiati a tavolino. Se il medium usato da Saroo per recuperare informazioni sul suo passato, Google Earth, poteva comportare alcune riflessioni non banali, lo sviluppo della sceneggiatura fa di tutto per vanificare anche quest’ultimo potenziale, riducendolo a mero product placement. Rimane, nella mediocrità generale, la dignità della confezione, imballata ad hoc dai fratelli Weinstein per puntare, come di consueto, agli Oscar. Nicole Kidman è la madre australiana di Saroo.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare