Un vizio di famiglia
L'origine du mal
2022
Paesi
Francia, Canada
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
125 min.
Formato
Colore
Regista
Sébastien Marnier
Attori
Laure Calamy
Doria Tillier
Dominique Blanc
Jacques Weber
Suzanne Clément
Céleste Brunnquell
Véronique Ruggia Saura
Una quarantenne in crisi (Laure Calamy) con un lavoro precario e una compagna in carcere (Suzanne Clément) vede la sua vita cambiare improvvisamente quando riesce a rintracciare Serge (Jacques Weber), il padre naturale che non ha mai conosciuto; l'uomo è un ricco imprenditore, ormai vecchio e malato, che vive in una lussuosa villa con una bizzarra famiglia alto borghese e che sembra avere bisogno di lei per mantenere la propria autonomia. Da questo incontro apparentemente casuale, tra sospetti, menzogne ed inganni, si scateneranno una serie di imprevisti.
Il regista e scrittore Sébastien Marnier, giunto al suo terzo lungometraggio, propone una black comedy di ambientazione familiare che può ricordare alcuni film di Claude Chabrol e François Ozon. Dietro alla struttura classica si nasconde però una cruda fiaba non naturalistica e popolata da una spietata galleria di personaggi che mettono in scena una tragedia dove ognuno possiede la propria verità e nessuno esce privo di colpe. Il vecchio patriarca è "l'origine del male" e, benché debole e sofferente, mantiene tutta la sua autorità e cerca di controllare e manipolare gli altri, mentre le tante donne che lo circondano (moglie, figlia, nipote e domestica) non vedono l'ora di sbarazzarsene e la nuova arrivata, presa dal suo desiderio di crescita sociale dopo una vita di stenti, si rivelerà funzionale al disegno complessivo cinico e spietato. Malgrado la sensazione di déjà-vu, soprattutto nella seconda parte dove alcuni colpi di scena appaiono piuttosto scontati, si tratta di un thriller che regge bene le due ore di durata, supportato da un cast sempre all'altezza e guidato da Laure Calamy, che si conferma come una delle migliori attrici francesi della sua generazione. Presentato nella sezione Orizzonti Extra del Festival di Venezia 2022.
Il regista e scrittore Sébastien Marnier, giunto al suo terzo lungometraggio, propone una black comedy di ambientazione familiare che può ricordare alcuni film di Claude Chabrol e François Ozon. Dietro alla struttura classica si nasconde però una cruda fiaba non naturalistica e popolata da una spietata galleria di personaggi che mettono in scena una tragedia dove ognuno possiede la propria verità e nessuno esce privo di colpe. Il vecchio patriarca è "l'origine del male" e, benché debole e sofferente, mantiene tutta la sua autorità e cerca di controllare e manipolare gli altri, mentre le tante donne che lo circondano (moglie, figlia, nipote e domestica) non vedono l'ora di sbarazzarsene e la nuova arrivata, presa dal suo desiderio di crescita sociale dopo una vita di stenti, si rivelerà funzionale al disegno complessivo cinico e spietato. Malgrado la sensazione di déjà-vu, soprattutto nella seconda parte dove alcuni colpi di scena appaiono piuttosto scontati, si tratta di un thriller che regge bene le due ore di durata, supportato da un cast sempre all'altezza e guidato da Laure Calamy, che si conferma come una delle migliori attrici francesi della sua generazione. Presentato nella sezione Orizzonti Extra del Festival di Venezia 2022.
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