Charles “Corky” Withers (Anthony Hopkins), ventriloquo e prestigiatore, spopola in un locale notturno di Manhattan. Alla vigilia di un importante contratto di lavoro per la televisione, scappa e fa perdere le proprie tracce, rifugiandosi nel paese natìo, dove comincia subito a manifestare una grave forma di schizofrenia che lo porta a diventare succube del suo inquietante pupazzo chiamato “Forca”. Le conseguenze non saranno piacevoli. Efficace horror psicologico diretto dal regista britannico Richard Attenborough in modo asciutto, essenziale e senza particolari virtuosismi. L'affascinante arte ventriloqua, che ha ispirato diversi titoli nella storia del cinema, è qui analizzata in simbiosi con un caso di schizofrenia, reso molto credibile dalla promettente interpretazione di un giovane Anthony Hopkins: l'attore cattura lo spettatore e la tensione emotiva si alza con il passare dei minuti. Nella storia, scritta da William Goldman (da un suo romanzo), è centrale l'inquietante analisi di sdoppiamento della personalità che porta il protagonista a entrare totalmente nei panni del fantoccio da lui stesso manovrato, al punto da conferirgli una vera e propria anima. Suggestivo anche se narrativamente un po' ingenuo, soprattutto nella parte centrale. Unica incursione del regista nel genere. Inizialmente, il ruolo di Corky sarebbe dovuto toccare a Jack Nicholson.