Il maschio e la femmina
Masculin féminin
1966
Paesi
Francia, Svezia
Generi
Sentimentale, Drammatico
Durata
110 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Jean-Luc Godard
Attori
Jean-Pierre Léaud
Chantal Goya
Marlène Jobert
Michel Debord
Françoise Hardy
Brigitte Bardot
Il giovane Paul (Jean-Pierre Léaud) ha da poco finito il servizio militare ed è in cerca di un nuovo lavoro. Conoscerà e s'innamorerà di Madeleine (Chantal Goya), un'archivista decisa a diventare cantante. I due, però, si dimostreranno molti diversi l'uno dall'altra.
Diviso in quindici capitoli, Il maschio e la femmina è un film sui giovani e sulle loro difficoltà nel trovare il giusto posto in una società che vuole solo sfruttarli. È una pellicola che, citando il film, potrebbe intitolarsi «i figli di Marx e della Coca-Cola»: i primi sono rappresentati dal protagonista maschile; i secondi, con un pizzico di misoginia, dal personaggio femminile. Efficace in questo senso la scelta degli attori: l'intellettuale Jean-Pierre Léaud, simbolo della Nouvelle Vague, e la cantante leggera Chantal Goya. Riuscito a metà, proprio perché le sequenze e i dialoghi sono a volte notevoli e altre volte poco significativi, Il maschio e la femmina è una pellicola che mostra un universo in cui le strutture sociali impediscono un'adeguata armonia di coppia. Un miscuglio, non sempre centrato, tra voci narranti, sessualità, politica, costumi e sguardi in camera: è una radiografia sulla giovinezza realizzata da un Godard senza mezze misure, che prova a lanciare un messaggio contro il consumismo e a favore dei sentimenti. La linea narrativa è contorta e ricca di spunti: l'ispirazione viene da due racconti di Guy de Maupassant, La femme de Paul e Le signe. La modalità delle interviste e i riferimenti pop verranno ripresi dal regista per La cinese (1967). È già un Godard da "prendere o lasciare", simile a quello più militante degli anni successivi.
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