Il disegnatore Stu (Brendan Fraser) entra in coma proprio mentre il suo personaggio Monkeybone, una scimmia sboccata e perversa, sta avendo un grande successo di pubblico. Si ritroverà in una sorta di limbo dove incontrerà i suoi incubi e le sue fantasie, tra cui la scatenata scimmietta che lo aiuterà a tornare sulla terra: ma un attimo prima di imboccare l'uscita dal limbo, Monkeybone prenderà il suo posto, incarnandosi nel suo corpo con esiti disastrosi. Henry Selick, regista di The Nightmare Before Christmas (1993), alterna animazione, live action, pupazzoni e qualche inserto in stop-motion. Se l'inizio sembra promettere bene, con l'ingresso di Stu in un Limbo di burtoniana memoria, il film si spegne, diventando una vetrina per le gag slapstick e le battutacce di Monkeybone (una metafora del pene del protagonista). Persino gli effetti speciali sono troppo approssimativi per risultare affascinanti, mentre Brendan Fraser gigioneggia senza ragione dando vita a una perforamnce fiacca e ripetitiva. Inoltre, la storia d'amore tra Stu e la fidanzata Julie (Bridget Fonda) è stucchevole e la riflessione sull'inconscio (incubi, fantasie sessuali, dicotomia tra cuore e ragione) gestita in modo decisamente troppo superficiale. Nella versione originale, la voce di Monkeybone è di John Turturro.