Ninotchka
Ninotchka
1939
Paese
Usa
Genere
Commedia
Durata
110 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Ernst Lubitsch
Attori
Melvyn Douglas
Ina Claire
Bela Lugosi
Sigfried Rumann
Felix Bressart
Alexander Granach
Richard Carle
Greta Garbo
Il governo sovietico intende confiscare e rivendere i gioielli della Granduchessa Swana (Ina Claire), esiliata a Parigi. Dopo che tre goffi agenti falliscono nella loro missione e si ritrovano sedotti dal lusso del mondo occidentale, Mosca decide di inviare l'integerrima Ninotchka (Greta Garbo). La donna deve trattare con l'amante della Granduchessa, il conte Leon (Melvyn Douglas), ma finisce per innamorarsene, ricambiata.
Garbo laughs! (come recitava il celebre slogan promozionale del film): Ninotchka è probabilmente l'opera più nota di Lubitsch, proprio grazie all'interpretazione della diva svedese, alle prese con una commedia, una rarità nella sua filmografia. Il regista gioca sapientemente con l'icona Garbo, prima parodiandola e poi reinventandola. Momento di cesura è la scena in cui Nina scoppia all'improvviso a ridere: la burocrate russa, imperturbabile fino a quel momento, si abbandona a una risata tanto spontanea quanto liberatoria che ne ridefinisce peculiarità caratteriali e drammaturgiche. Nina, inizialmente una versione accentuata ai limiti della caricatura dell'algida freddezza nordica della sua interprete, diventa una donna innamorata e piena di vita, ma anche impacciata e buffa (come quando cerca di convincere le inservienti del bagno delle donne a scioperare). Perfetta protagonista, quindi, di una commedia romantica dal ritmo indiavolato, dalla straordinaria inventiva comica e dalla sempre pungente ironia, che prescinde da qualsiasi pretestuosa lettura antisovietica o pro-capitalista. La descrizione grottesca della società russa e dei suoi dettami è funzionale a mettere alla berlina un mondo austero e arcaico, fondamentalmente anaffettivo. Sceneggiatura di Charles Brackett, Walter Reisch e Billy Wilder. Nel 1957 ne è stato girato un remake, La bella di Mosca, con Fred Astaire e Cyd Charisse.
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