XI secolo. Diventato amministratore di una terra alla periferia dell'impero normanno, Chrysagon (Charlton Heston) s'innamora della giovane paesana Bronwyn (Rosemary Forsyth) e si trova coinvolto nella battaglia tra Celti e Frigi. Interessante, benché non del tutto riuscita, incursione nel genere cappa e spada per Franklin J. Schaffner. Da sempre affascinato da figure fuori dal proprio tempo (vedi il generale Patton e le distopie de Il pianeta delle scimmie, 1968) il regista americano (nato a Tokyo) organizza un anomalo film medievale, con dialoghi teatrali e una ricostruzione di quel periodo storico più mitologica che realistica (druidi, pozioni, paganesimo), totalmente incentrata sulla figura ambigua del protagonista Chrysagon (un ottimo Charlton Heston): tiranno sadico o portatore di progresso e civiltà? Se dunque l'affabulazione retorica sulla storia e sul Medioevo è curiosa, la pellicola con il passare dei minuti si standardizza sui classici scontri ad altro testosterone tra bruti guerrieri, perdendo delicatezza (e credibilità). Technicolor di Russell Metty.