Quiz Show
Quiz Show
1994
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Storico
Durata
133 min.
Formato
Colore
Regista
Robert Redford
Attori
John Turturro
Ralph Fiennes
Rob Morrow
Paul Scofield
Hank Azaria
David Paymer
Allan Rich
Mira Sorvino
Martin Scorsese
La storia vera dell'indagine che negli anni Cinquanta smascherò i trucchi del più famoso quiz televisivo dell'epoca, Twenty-One. Un avvocato (Rob Morrow) indaga a partire dalla denuncia della star Herbie Stempel (John Turturro), ebreo, outsider e proletario, scoprendo come sia stato costretto, in nome degli ascolti, a lasciare in favore del rampollo di una famosa famiglia di intellettuali (Ralph Fiennes).
Accurata ricostruzione dell'epoca d'oro della Tv commerciale americana e dello scandalo che sancì la prima vera macchia d'immagine del nuovo medium egemone. Un grande John Turturro incarna le nevrosi dell'uomo qualunque di fronte al mito della promozione, e della ricchezza “facile”, veicolato dalla televisione. Il quiz truccato diventa il teatrino mistificante dell'american dream e l'esposizione mediatica un tossico sociale, capace di infettare senza distinzione di classe, dalle case popolari di Brooklyn ai santuari (e ai depositari) della cultura “alta”. Robert Redford si conferma più interessato ai personaggi e agli effetti sul singolo, lasciando troppo sullo sfondo la tematica, per molti versi centrale, della televisione come cavallo di troia del benessere e del consumismo post bellico: una scelta che smorza, almeno in parte, la riuscita di una pellicola che poteva essere ancor più coraggiosa. In ogni caso, e nonostante l'insuccesso al botteghino, resta uno dei migliori film del regista, ben sviluppato da Paul Attanasio a partire dal memoir del vero investigatore che scoprì lo scandalo (Richard N. Goodwin, accreditato come produttore esecutivo). Nel cast anche Martin Scorsese, divertitosi a impersonare Martin Rittenhome, il magnate farmaceutico sponsor del programma. Candidato a quattro Oscar: film, regia, sceneggiatura non originale, attore non protagonista (Paul Scofield, nel ruolo di Mark Van Doren).
Accurata ricostruzione dell'epoca d'oro della Tv commerciale americana e dello scandalo che sancì la prima vera macchia d'immagine del nuovo medium egemone. Un grande John Turturro incarna le nevrosi dell'uomo qualunque di fronte al mito della promozione, e della ricchezza “facile”, veicolato dalla televisione. Il quiz truccato diventa il teatrino mistificante dell'american dream e l'esposizione mediatica un tossico sociale, capace di infettare senza distinzione di classe, dalle case popolari di Brooklyn ai santuari (e ai depositari) della cultura “alta”. Robert Redford si conferma più interessato ai personaggi e agli effetti sul singolo, lasciando troppo sullo sfondo la tematica, per molti versi centrale, della televisione come cavallo di troia del benessere e del consumismo post bellico: una scelta che smorza, almeno in parte, la riuscita di una pellicola che poteva essere ancor più coraggiosa. In ogni caso, e nonostante l'insuccesso al botteghino, resta uno dei migliori film del regista, ben sviluppato da Paul Attanasio a partire dal memoir del vero investigatore che scoprì lo scandalo (Richard N. Goodwin, accreditato come produttore esecutivo). Nel cast anche Martin Scorsese, divertitosi a impersonare Martin Rittenhome, il magnate farmaceutico sponsor del programma. Candidato a quattro Oscar: film, regia, sceneggiatura non originale, attore non protagonista (Paul Scofield, nel ruolo di Mark Van Doren).
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