Subito dopo l'attentato a Lincoln, l'avvocato ed ex ufficiale nordista Fred Aiken (James McAvoy) viene incaricato di difendere la causa di Mary Surratt (Robin Wright), unica donna tra gli arrestati per aver congiurato contro il presidente. Il giovane, seppur riluttante, capisce presto che la donna è innocente e si batte invano perché abbia un processo equo, mentre le istituzioni politiche e militari spingono per una rapida ed esemplare condanna.
Uno dei momenti chiave della storia americana raccontato attraverso gli espedienti del thriller processuale. Al centro, un giovane protagonista che, dopo aver rischiato la vita per difendere gli ideali alla base della nazione americana, vede i suoi stessi compagni, rappresentanti e comandanti, sospenderli in nome della vendetta e della logica bellica. Robert Redford affronta con spirito contemporaneo il racconto della Guerra Civile, sottolineando (posizione che trascende la vicenda storica) come l'identità nazionale risieda nella costituzione, e da questa non si possa prescindere anche quando si è sotto attacco. Prodotto confezionato discretamente, a partire da un cast ricco e ottimamente assortito, ma un troppo sterile e retorico nel suo approccio liberal. Kevin Kline è Edwin Stanton, Evan Rachel Wood è Anna. La sceneggiatura di James D. Solomon attinge direttamente dagli atti del processo Surratt.