Scarface – Lo sfregiato
Scarface
1932
Paese
Usa
Generi
Gangster, Drammatico, Noir
Durata
93 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Howard Hawks
Attori
Paul Muni
Ann Dvorak
Karen Morley
Osgood Perkins
C. Henry Gordon
George Raft
Vince Barnett
Boris Karloff
Jean Harlow
Chicago, 1932. In pieno proibizionismo, Tony Camonte (Paul Muni), giovane sicario al servizio del boss mafioso Johnny Lovo (Osgood Perkins), scala velocemente le vette della criminalità cittadina, compiendo violenze e omicidi. Scatenerà una durissima guerra tra gang e ne uscirà vincitore, ma la gelosia ossessiva verso la sorella (Ann Dvorak) lo porterà a commettere un errore fatale.
Prodotto nel 1930 ma poi distribuito solo nel 1932 a causa dell'entrata in vigore del famigerato Codice Hays (1930), che ne amputò le scene più violente, Scarface – Lo sfregiato rappresenta uno dei capostipiti, nonché uno dei riferimenti assoluti, del gangster-movie: un film destinato a segnare la storia non solo di un genere specifico, bensì del cinema americano in toto. La pellicola afferma la possibilità di raccontare in modo ambiguo, trasversale e non moralmente schierato, la storia di uno o più criminali destinati, proprio come il protagonista Tony Camonte (un indimenticabile Paul Muni), a diventare magnetici anti-eroi. Oltre alla perfetta ricostruzione ambientale, giocata su pochi e significativi dettagli, il film riesce a tratteggiare una figura luciferina, schiacciata da un insostenibile carico di pulsioni represse, in una cornice di rara potenza espressiva. Caratterizzato da un ritmo travolgente e inedito per i tempi, da una regia invisibile ma tremendamente efficace (celebre il piano-sequenza iniziale) e da un sottile humour nero che lo attraversa e in cui è possibile riconoscere il marchio di fabbrica Howard Hawks (la divertentissima scena dell'aiutante di Tony che cerca di telefonare da una cabina telefonica, indifferente alle pallottole di una sparatoria che lo sfiorano di continuo), il film è anche una delle prime grandi pellicole che utilizzarono con scioltezza ed efficacia il sonoro, da poco affermatosi e, all'epoca, ancora gestito in modo goffo da molti registi. Incalzante e perfetta la sceneggiatura a cui ha collaborato anche il grande Ben Hecht. Forse, il miglior film della lunga carriera di Hawks e, senza dubbio, una pietra miliare nella storia della settima arte. Ispirato all'omonimo romanzo di Armitage Trail.
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26 novembre
IRIS
21:15