Scusate il ritardo
1983
Paese
Italia
Genere
Commedia
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Massimo Troisi
Attori
Massimo Troisi
Lello Arena
Giuliana De Sio
Francesco Acampora
Lina Polito
Vincenzo (Massimo Troisi), un trentenne napoletano, passa le sue giornate frustrato dai continui successi del fratello (Francesco Acampora), dalla vita casalinga e dai lamenti amorosi dell'amico Tonino (Lello Arena), tornato single dopo tre anni di fidanzamento. Quando la sorella gli presenta Anna (Giuliana de Sio), il giovane si innamora della ragazza: il loro rapporto, però, non è certo idilliaco perché, pur piacendosi, i due hanno caratteri diametralmente opposti.
Massimo Troisi torna dietro la macchina da presa dopo il successo ottenuto con il lungometraggio d'esordio, Ricomincio da tre (1981). L'artista partenopeo porta avanti la sua comicità spontanea, ricreando un personaggio timido e gentile in linea con quello del film precedente, ma non per questo ridotto a semplice copia. Lontano dal prototipo del tipico napoletano allegro, solare e chiassoso, il protagonista è una persona chiusa e malinconica. Si ripresentano i tratti tipici di Troisi, condotti però con piglio stanco e ripetitivo: la parlata dialettale e pacata, la delicatezza della trama che ricalca la vita quotidiana, i dialoghi brillanti mai sopra le righe. Il risultato è piacevole nell'insieme solo se si riesce a empatizzare con la stralunata vena comica di Troisi: le risate amare sullo scorcio di vita reale funzionano, anche se manca l'originalità dell'opera d'esordio. David di Donatello alla miglior attrice non protagonista (Lina Polito) e al miglior attore non protagonista (Lello Arena).
Massimo Troisi torna dietro la macchina da presa dopo il successo ottenuto con il lungometraggio d'esordio, Ricomincio da tre (1981). L'artista partenopeo porta avanti la sua comicità spontanea, ricreando un personaggio timido e gentile in linea con quello del film precedente, ma non per questo ridotto a semplice copia. Lontano dal prototipo del tipico napoletano allegro, solare e chiassoso, il protagonista è una persona chiusa e malinconica. Si ripresentano i tratti tipici di Troisi, condotti però con piglio stanco e ripetitivo: la parlata dialettale e pacata, la delicatezza della trama che ricalca la vita quotidiana, i dialoghi brillanti mai sopra le righe. Il risultato è piacevole nell'insieme solo se si riesce a empatizzare con la stralunata vena comica di Troisi: le risate amare sullo scorcio di vita reale funzionano, anche se manca l'originalità dell'opera d'esordio. David di Donatello alla miglior attrice non protagonista (Lina Polito) e al miglior attore non protagonista (Lello Arena).
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