Catania. Giuseppe Laganà (Maurice Ronet), tornato in Sicilia dopo una lunga trasferta francese, incontra l'ex fidanzata Caterina (Lisa Gastoni). I due riprendono a frequentarsi, ma l'intervento di Graziella (Jenny Tamburi), vivace e disinibita figlia adolescente della donna, darà inizio a un triangolo destinato a concludersi in tragedia.
Dal romanzo Graziella di Ercole Patti (anche sceneggiatore con il regista Fernando Di Leo, Luisa Montagnana e Marino Onorati), un dramma a sfondo sociologico che ironizza sulla virilità dell'uomo meridionale, tema assai caro al cinema italiano anni '60 e '70. Inevitabile, quindi, che l'originalità latiti: decisamente didascalico l'iter di degenerazione del protagonista (bombardato da ninfette tentatrici), con qualche deriva maschilista di troppo, nonostante il finale (forzatamente) tragico. La cura formale, comunque, è discreta (buona la fotografia di Franco Villa, luminosa e al tempo ambigua e avvolgente) e alcune sequenze colpiscono nel segno, riuscendo a suscitare più di un turbamento (la scena in cui Giuseppe è provocato da Graziella sul divano del salotto). Complessivamente, però, rimane a un livello di semplice mediocrità. Musiche di Luis Bacalov.