Quattro cortometraggi incentrati sulla storia del Giappone. In Possession alcuni spiriti tormentano un uomo in un tempietto abbandonato; in Combustible viene narrato l'incendio di Edo nel 1657; in Gambo un orso bianco dell'epoca Sengoku difende la famiglia reale dagli attacchi di un demone oni; in A Farewell to Weapons alcuni uomini combattono dei carri armati robotici in un Giappone post-apocalittico. Rispetto agli altri film a episodi prodotti da Katsuhiro Ōtomo, che in questo caso è alla regia del secondo segmento, Short Peace è più politico, colorato e moderno. Il miglior episodio è probabilmente il primo, diretto da Shuhei Morita (tra i firmatari di serie animate come Gatchaman Crowds o Tokyo Ghoul) che usa bene un insieme di grafica computerizzata e disegno a mano per creare un effetto alienante e surrealista, ma anche Combustible e Gambo sono molto avanzati da un punto di vista tecnico (nell'uso della CGI). È triste però che A Farewell to Weapons, in potenza il più importante e attuale, sia anche di gran lunga il peggiore, a causa di un'estetica steampunk trita e ritrita in cui Ōtomo, purtroppo, sguazza spesso e volentieri. Il film è stato prodotto insieme a un videogioco per Play Station 3 della Bandai che racconta un periodo storico del Giappone che nel film non ha avuto spazio: il presente.