A un pesce piccolo della Yakuza, il magnaccia Ita (Sabu), viene affidato il compito di scacciare da un appartamento alcuni intrusi stranieri nel giro di una settimana. Ma la dimora è infestata da spiriti maligni. Basato su un soggetto scritto da Satoshi Kon (che da questa storia avrebbe tratto poi un manga), è il primo film in live action di Katsuhiro Ōtomo, già autore di successo grazie al film di animazione Akira (1988). Più horror nella trama che nei toni, spesso in linea con la commedia satirica, è un discreto ibrido privo di una vera identità, che ha il pregio di rivolgere una critica consapevole sul tema (poco indagato) dell'immigrazione in Giappone. È un po' la versione nipponica di Un lupo mannaro americano a Londra (1981) di John Landis, ma più fumettistico e meno "cinematografico". Il difficile connubio tra satira e paura non può dirsi del tutto riuscito. Ottima l'interpretazione del protagonista SABU, pseudonimo di Hiroyuki Tanaka, futuro regista.