Lo Short Term 12 è un centro di recupero per ragazzi problematici sottratti a ogni tipo di degradazione. Qui lavora Grace (Brie Larson) che, tra una preoccupazione e l’altra, cerca di mandare avanti la sua relazione con il collega Mason (John Gallagher Jr.). L’arrivo di una nuova ragazzina (Kaitlyn Dever) scatenerà in lei alcuni dolorosi ricordi che credeva di aver seppellito. Destin Daniel Cretton adatta in forma di lungometraggio un corto da lui stesso scritto e diretto nel 2008, finanziato grazie al buon successo di I Am Not a Hipster, che lo fece conoscere al pubblico indie del Sundance. Rispetto all’esordio, Short Term 12 sviluppa un’empatia più profonda coi propri personaggi e le loro dinamiche sono scandite in maniera ordinata da una sceneggiatura accurata, con qualche interessante (seppur prevedibile) guizzo narrativo. Pur non entusiasmando in cabina di regia e scadendo spesso nell'ovvietà, Cretton si conferma un discreto direttore di interpreti, tra cui svetta un’efficace Brie Larson. La poca originalità alla base, comunque, priva il film di un reale elemento di interesse e anche il finale non è un granché. In patria è stato molto sopravvalutato dalla critica.