Silverado
Silverado
1985
Paese
Usa
Generi
Western, Avventura
Durata
133 min.
Formato
Colore
Regista
Lawrence Kasdan
Attori
Kevin Kline
Scott Glenn
Kevin Costner
Danny Glover
John Cleese
Brian Dennehy
Jeff Goldblum
Rosanna Arquette
Linda Hunt
Richard Jenkins
Far West. Emmett (Scott Glenn), suo fratello Jake (Kevin Costner), Paden (Kevin Kline) e Mal (Danny Glover), quattro ex galeotti e amici di vecchia data, giungono nella piccola comunità di Silverado. In seguito a brutali episodi di violenza, si schiereranno contro l'arrogante sceriffo Cobb (Brian Dennehy) nel tentativo di far trionfare la giustizia.
Autore della sceneggiatura insieme al fratello Mark, Lawrence Kasdan riesuma il western adattandolo allo spirito scanzonato e avventuroso del cinema popolare anni '80, nel non facile tentativo di avvicinare i più giovani a un genere indissolubilmente legato al cinema classico. La ricetta prevede una buona dose di ritmo, una sotterranea vena autoriale che richiami le atmosfere delle epopee di frontiera prima del revisionismo iniziato alla fine degli anni '60, e un grande affiatamento tra gli attori protagonisti. Ed è proprio nel nutrito cast, costituito dai nomi più in voga nel decennio, secondo lo spirito corale già proposto da Kasdan nel precedente Il grande freddo (1983), che la pellicola trova una dimensione suggestiva e personale: l'amicizia virile e la solidarietà in difesa dei più deboli non rinunciano all'ironia e al gusto per l'eccesso spettacolare, come in un buon action tipicamente eighties, grazie all'appeal degli interpreti. Rutilante e dinamico, ma anche sottilmente malinconico. Una operazione pregevole che però fatica ad andare oltre al semplice intrattenimento. Fotografia di John Bailey, musiche di Bruce Broughton. Proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Autore della sceneggiatura insieme al fratello Mark, Lawrence Kasdan riesuma il western adattandolo allo spirito scanzonato e avventuroso del cinema popolare anni '80, nel non facile tentativo di avvicinare i più giovani a un genere indissolubilmente legato al cinema classico. La ricetta prevede una buona dose di ritmo, una sotterranea vena autoriale che richiami le atmosfere delle epopee di frontiera prima del revisionismo iniziato alla fine degli anni '60, e un grande affiatamento tra gli attori protagonisti. Ed è proprio nel nutrito cast, costituito dai nomi più in voga nel decennio, secondo lo spirito corale già proposto da Kasdan nel precedente Il grande freddo (1983), che la pellicola trova una dimensione suggestiva e personale: l'amicizia virile e la solidarietà in difesa dei più deboli non rinunciano all'ironia e al gusto per l'eccesso spettacolare, come in un buon action tipicamente eighties, grazie all'appeal degli interpreti. Rutilante e dinamico, ma anche sottilmente malinconico. Una operazione pregevole che però fatica ad andare oltre al semplice intrattenimento. Fotografia di John Bailey, musiche di Bruce Broughton. Proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia.
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