Luke McNamara (Joshua Jackson), studente e campione di canottaggio all'università di legge, viene contattato dai Teschi, una società segreta universitaria. Uno dei membri, Caleb Mandrake (Paul Walker), lo introdurrà in un mondo da cui sarà sempre più difficile uscire. Se lo scopo era un thriller unito a un'aspra critica alle sette élitarie che si formano nelle università statunitensi, il fallimento è duplice e totale. Rob Cohen, infatti, non riesce a donare alla pellicola le atmosfere cupe e la tensione narrativa che ci si aspetterebbe da una pellicola con simili intenti, e il suo j'accuse, superficiale e dozzinale, non riesce mai a stupire né tanto meno a interessare. A ciò si aggiunge un Paul Walker più monolitico del solito e soprattutto un pessimo Joshua Jackson, che non ha ancora cancellato dal suo volto le espressioni del Pacey Witter del celebre teen drama Dawson's Creek. Il vortice di tensioni nelle quali il giovane Luke è travolto sa poi tragicamente di già visto, in un filmetto innocuo, fallimentare e scontato che richiama nel suo titolo la società segreta Skulls and Bones, dandone una rappresentazione semplicistica e mai realmente coinvolgente. Disastroso.