Dopo aver scoperto che i cartelli della droga messicani stanno aiutando i terroristi a varcare il confine con gli Stati Uniti, la CIA affida a Matt Graver (Josh Brolin) l'incarico di risolvere il problema. La soluzione di Matt è di avvalersi ancora una volta dell'ex sicario dei cartelli Alejandro Gillick (Benicio Del Toro), per scatenare una guerra tra bande rivali del traffico di droga.

Sequel di Sicario (2015) di Denis Villeneuve, Soldado è l’esordio oltreoceano di Stefano Sollima, regista romano figlio d’arte, che si era messo in luce con lungometraggi come ACAB – All Cops Are Bastards (2012) e Suburra (2015), oltre a pregevoli prodotti per il piccolo schermo come Romanzo criminale – La serie o Gomorra – La serie. Nonostante la produzione americana e il cast di grandi nomi, Sollima non si scompone e firma un prodotto solido, coerente con i suoi lavori italiani e che ha poco da invidiare al precedente film di Villeneuve. Grazie a un notevole lavoro sulla fotografia (firmata Dariusz Wolski, noto per i tanti film realizzati con Ridley Scott) e il montaggio (a opera di Matthew Newman, fidato collaboratore di Nicolas Winding Refn), Sollima dirige un prodotto esteticamente egregio, che gioca bene con la luce e gli ambienti messi in campo. Nonostante un copione non proprio originale e con qualche colpo di scena di troppo, la trama risulta comunque appassionante e gli intrighi del governo americano per aver la meglio sui terroristi appaiono piuttosto credibili e mai eccessivamente forzati. Bella sfida, sia tra i loro personaggi che a livello attoriale, tra Josh Brolin e Benicio Del Toro in un film che può anche essere letto come un racconto di formazione di un adolescente pronto a diventare un sicario. Scritto da Taylor Sheridan, anche sceneggiatore del primo film, che si è fatto inoltre conoscere come regista grazie a I segreti di Wind River (2017).