Noah Jaybird (Jonah Hill) è uno studente che, a causa di una sospensione ricevuta dal suo college, si ritrova a vivere in casa della madre separata. Per farle un favore accetta di occuparsi di tre bambini scapestrati, ma la telefonata della fidanzata (Ari Graynor) lo costringerà a cambiare i suoi piani. Terzo film comico-demenziale per David Gordon Green che, se per regia non dimostra grandi lacune, non è altrettanto aiutato dalla inconsistente sceneggiatura (opera di Brian Gatewood e Alessandro Tanaka). Il solo Jonah Hill non può bastare, infatti, a nascondere dei problemi strutturali evidenti, tipici delle commedie costruite su pretesti un po' troppo abbozzati. Dotato di un sottotesto importante (la facilità di rimediare stupefacenti diffusa tra gli adolescenti), il film getta alle ortiche molti altri spunti interessanti. La vera pecca rimane comunque l'assenza di una spalla per Hill, che dimostra se non altro di non ripetersi, nonostante la somiglianza innegabile con Suxbad – Tre menti sopra il pelo (2007): in un cast di contorno piuttosto fiacco, l'unico a non sfigurare è Sam Rockwell, spacciatore delirante. Musiche di Jeff McIlwain e David Wingo.