Hess Greene (Stephen Tyrone Williams), ricco collezionista di manufatti africani, viene ferito con un antico pugnale Ashanti. Al risveglio, prova un'irrefrenabile sete di sangue: troverà in Ganja (Zaraah Abrahams) una compagna degna di dividere una vita, forse, eterna. Film a bassissimo budget girato in due settimane e supportato dalla tecnica del crowdfunding (finanziamento collettivo), Il sangue di Cristo è il remake di Ganja and Hess (1973), cult del cinema afroamericano degli anni Settanta firmato da Bill Gunn. Il vampirismo come metafora dell'integrazione razziale, oltre alle consuete connotazioni sessuali e alla dipendenza, sarebbero le idee alla base del film, che però rimane un'operazione poco sensata e mal realizzata. Anche la consueta perizia nella direzione degli attori pare venire a mancare: il risultato è imbarazzante e maldestro. Alcune sequenze in apertura e in chiusura sono state girate nella stessa chiesa, e con gli stessi personaggi, del precedente Red Hook Summer, diretto da Spike Lee nel 2012. Distribuito direttamente in Internet su una piattaforma di video-on-demand.