Tales From the Gimli Hospital
Tales From the Gimli Hospital
1988
Paese
Canada
Generi
Fantasy, Horror
Durata
72 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Guy Maddin
Attori
Kyle McCulloch
Michael Gottli
Angela Heck
Margaret Anne MacLeod
Haether Neale
David Neale
Don Hewak
Islanda. Mentre la loro madre sta morendo, due bambini si stringono attorno alla nonna Amma (Margaret Anne MacLeod) che racconta loro una storia con protagonista Einar il solitario (Kyle McCulloch). Questi è un bizzarro pescatore che, dopo essere rimasto vittima di una strana malattia, viene ricoverato in ospedale: qui incontra diversi personaggi, tra cui il potente Gunnar (Michael Gottli), che passa le sue giornate narrando favole e ricordi relativi alla propria vita.
È un gioco a scatole cinesi, il primo film di Guy Maddin, visionario regista canadese che ha trasportato i dettami del cinema muto in epoca postmoderna. Storie dentro altre storie, narratori che si passano il testimone l'uno con l'altro all'interno di una pellicola a incastro, dove i flashback potrebbero non finire mai. I continui cambi di tono e di registro possono irritare, ma non può che sorprendere una tale capacità visiva da parte di un esordiente e il coraggio di puntare su un apparato visivo da film muto, valorizzato da un bianco e nero ammaliante e da scelte estetiche a dir poco anticonvenzionali. Sarcastica (contro le abitudini islandesi) e surreale, è un'opera prima che non lascia indifferenti e che in molti hanno paragonato a un altro esordio suggestivo e difficile da classificare: quello di David Lynch, con Eraserhead del 1977. Imperfetto ma, a suo modo, imperdibile.
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