Vinnie Antonelli (Steve Martin) è un mafioso italoamericano che, dopo aver deciso di collaborare con la giustizia, vive sotto copertura in una piccola cittadina californiana. A prendersi cura di lui c'è il maldestro agente Barney Coopersmith (Rick Moranis). Pellicola piuttosto innocua, Il testimone più pazzo del mondo è noto soprattutto per la sua relazione con Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese. Entrambi sono stati ispirati dalla vita del criminale Henry Hill: Nicholas Pileggi ne scrisse un libro, portato sul grande schermo da Scorsese; Nora Ephron (moglie dello stesso Pileggi) una sceneggiatura che verrà messa in scena da Herbert Ross con questo film. Rispetto al più celebre Quei bravi ragazzi, Il testimone più pazzo del mondo calca la mano soltanto sulle situazioni più leggere e superficiali, ignorando completamente l'aspetto psicologico e criminoso. La pellicola di Ross, infatti, si concentra sui luoghi comuni e sui vizi che nell'immaginario caratterizzano la mafia italiana esportata negli States: il risultato è piuttosto godibile, ma senza grandi pretese. Steve Martin non è del tutto convincente, e anche lo stesso Rick Moranis non dà il meglio di sé. Un film riuscito soltanto in parte con alcune sequenze (quelle di ballo, in primis) in grado di strappare qualche risata.