Immagini da un tour dei Rolling Stones datato 1981, messe insieme a partire da tre diversi concerti tenuti in quell'anno dalla band inglese. Hal Ashby confeziona un film-concerto sugli Stones che non aggiunge nulla al genere, né rilegge la band più famosa della storia del rock in modo personale o singolare. Il risultato non è altro che l'ennesimo documento audiovisivo sul gruppo che potrà attirare l'attenzione dei fan duri e puri e che si segnala soprattutto per il lavoro consapevole intorno all'icona del frontman Mick Jagger, che nel film di Ashby è scalmanato e incontenibile, vorace di esagerazioni ed eccessi ai quali naturalmente, da animale da palco qual è, ha da sempre abituato i suoi seguaci più devoti. È proprio Jagger, con la sua trascinante invadenza, a divorarsi il resto del film, che dal canto suo non aveva poi molto altro da mettere sul piatto. Un'altra prova con il mondo della musica del regista di Harold e Maude (1971) e Oltre il giardino (1979), ma che, come per Questa terra è la mia terra (1976), biopic su Woody Guthrie con David Carradine, non convince appieno.