Le donne di Troia, distrutte dalla guerra, provano a rimettersi in piedi: la regina Ecuba (Katharine Hepburn) è disperata per il suo regno e per la morte del figlio Ettore, marito di Andromaca (Vanessa Redgrave). Cassandra (Geneviève Bujold) è ormai impazzita dopo aver profetizzato la vittoria greca, mentre Elena (Irene Papas), causa involontaria del conflitto, non sa cosa sarà di lei. Seconda pellicola della trilogia euripidea portata sullo schermo dal regista cipriota, Le troiane è quella che mantiene più saldo il legame con il testo teatrale e forse in questo sta il suo limite principale. Certamente influenzato dagli allestimenti per il palcoscenico della tragedia curati nel 1963 (con Rod Steiger, Claire Bloom e Mildred Dunnock) e nel 1965, Cacoyannis appare più preoccupato di rispettare filologicamente i versi di Euripide anziché cercare una visione più esplicitamente cinematografica. Il cast è di prim'ordine e naturalmente l'universale potenza della tragedia non può soccombere al brusco cambio di medium, ma nel complesso si ha più l'impressione di essere in presenza di un buon pezzo di teatro filmato che non di un'opera filmica concepita come tale.